Dermatite da contatto

La dermatite da contatto è un problema cutaneo molto comune, che si manifesta quando la pelle entra in contatto con sostanze irritanti o allergeni. Questa condizione può causare un disagio significativo, ma una comprensione delle cause e la conoscenza dei trattamenti disponibili può aiutare a gestirla efficacemente. 

Che cos’è e quali sono le cause 

La dermatite da contatto, o eczema da contatto, è una condizione in cui la pelle, a contatto diretto con una sostanza, si infiamma e si arrossa, causando prurito e dolore. Può colpire uomini e donne in misura uguale e presentarsi in due forme principali: irritativa e allergica. A scatenare la reazione cutanea possono essere sostanze anche molto diverse tra loro, dai farmaci agli indumenti, dai detergenti ai prodotti cosmetici

La dermatite irritativa da contatto (DIC) è la più frequente e si verifica quando la pelle entra in contatto con agenti chimici irritanti, che provocano una reazione infiammatoria. Le sostanze e i materiali potenzialmente irritanti per la pelle sono: 

Anche il semplice sfregamento o il contatto con alcuni tipi di piante, come la quercia o l’edera velenosa, o con i pollini, l’erba e altre piante fiorite può scatenare questo disturbo. 

La dermatite allergica da contatto (DAC) è invece una risposta immunitaria a un allergene specifico. Questa condizione è il risultato di una sensibilizzazione precedente alla sostanza che causa allergia quando la pelle viene esposta nuovamente. 

È comunemente causata da: 

Un altro allergene, particolarmente degno di nota perché presente in tutte le case, è la formaldeide, utilizzata in un gran numero di prodotti manifatturieri e uno dei più diffusi inquinanti di interni. Essendo un potente battericida, è la formaldeide è utilizzata anche come disinfettante e conservante, anche alimentare (E240). Alcuni prodotti per la pulizia e la cosmesi contengono piccole quantità di formaldeide che svolge la funzione di conservante.  

Tra gli allergeni alimentari che possono provocare la DAC vi sono: 

ma anche gli alimenti contenenti nichel, tra cui: 

Sintomi 

Il sintomo principale della dermatite da contatto è il prurito, mentre il dolore è conseguente al grattamento e alle infezioni secondarie. Vediamo quali sono i segni e sintomi più comuni: 

Nella DIC, la dermatite tende a essere più dolorosa che pruriginosa e si manifesta spesso con pelle secca e screpolata. Invece, nella DAC, il prurito è predominante e può portare a lesioni cutanee più estese a causa del grattamento. 

Le aree del corpo interessate sono diverse. Sulla pelle sotto un orologio da polso possono comparire eritemi di forma circolare, mentre delle strie lineari su braccia o gambe indicano un possibile contatto con l’edera velenosa. 

Le lesioni cutanee in genere compaiono nell’area di contatto con l’allergene, ma nella DAC, e in particolare nelle forme croniche, le manifestazioni possono estendersi anche ad altre regioni della cute apparentemente non esposte alla sostanza. In questo caso si parla di reazioni a distanza

Diagnosi e trattamento 

La diagnosi di dermatite da contatto si basa su una visita medica comprendente un esame visivo dei sintomi, la storia clinica delle esposizioni recenti riferita dal paziente ed eventuali test allergologici. Nel valutare il paziente, è essenziale considerare tutti gli elementi che potrebbero aver causato l’esposizione a possibili allergeni o sostanze irritanti, tra cui: 

Il primo passo per curare queste dermatiti nel modo più corretto ed efficace è differenziare le dermatiti irritative da quelle allergiche da contatto. Il patch test, o test epicutaneo, è l’esame a cui si ricorre più comunemente per questo scopo, perché permette di effettuare una ricerca della sostanza incriminata identificando specifici allergeni responsabili della DAC. 

Il patch test prevede l’applicazione di un bendaggio occlusivo in forma di cerotti (patch) con le sostanze sospette, miscelate con vaselina, acqua o etanolo, su una parte del corpo con pelle intatta, solitamente sul dorso. Il bendaggio rimane applicato per 48-72 ore. Si procede poi con la valutazione dell’area trattata. Generalmente per le letture si attende un tempo compreso tra 48 e 96 ore, ma per alcune sostanze come il nichel si possono attendere anche 7 giorni, e si attribuisce alla reazione cutanea un punteggio che varia da 0 a +++, a seconda dell’intensità. 

L’intervento immediato in caso di contatto con una sostanza irritante prevede il lavaggio della zona con molta acqua per eliminare le tracce della sostanza ancora presenti sulla pelle. Successivamente, l’uso di una crema anti prurito idratante e lenitiva può dare sollievo fin dalle prime applicazioni.  

Il trattamento primario per entrambe le forme di dermatite da contatto consiste nell’evitare l’esposizione agli irritanti o agli allergeni noti.  

Nei casi più severi lo specialista in dermatologia potrebbe prescrivere dei corticosteroidi topici per ridurre l’infiammazione e il prurito. Talvolta possono essere necessari farmaci antistaminici o corticosteroidi orali, da utilizzarsi sempre sotto controllo medico. 

Prevenzione e consigli pratici 

La prevenzione ha un ruolo cruciale nella gestione della dermatite da contatto ed è pertanto essenziale identificare ed evitare le sostanze che causano reazioni da parte dell’organismo. L’utilizzo di guanti per la protezione delle mani e l’applicazione di creme barriera possono ridurre il rischio di DIC, specialmente in ambienti lavorativi dove il contatto con irritanti è frequente. I prodotti emollienti o idratanti sono importanti nella prevenzione e cura della dermatite irritativa da contatto perché aiutano a mantenere la pelle umida e a ripararla, proteggendola dall’infiammazione. 

Quando si usa per la prima volta un cosmetico, è consigliabile verificarne la tollerabilità applicando una piccola quantità all’interno del gomito e monitorando la zona per 48 ore per vedere se si verifica un arrossamento della pelle o se compare un pomfo. 

La dermatite da contatto, pur essendo un disturbo cutaneo fastidioso e talvolta doloroso, può quindi essere gestita efficacemente grazie a una corretta diagnosi e l’adozione di misure preventive appropriate. La conoscenza dei fattori o del fattore scatenante del singolo individuo e la consultazione regolare con un dermatologo sono inoltre essenziali per preservare la salute e il benessere della pelle e prevenire ricadute. 

Fonti 

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/tools-della-salute/glossario/formaldeide

https://medlineplus.gov/ency/article/000869.htm

https://www.ide.it/allergie-cutanee-primaverili-quali-sono-e-come-prevenirle

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/e/eczema

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