La dermatite atopica è una malattia cutanea comune e non contagiosa, che in genere si manifesta durante l’infanzia, ma che può comparire in qualsiasi fase della vita. Spesso caratterizzata da un prurito da moderato a molto intenso, questa condizione può interferire con il sonno, peggiorando di conseguenza la qualità della vita di chi ne soffre. È quindi essenziale saperne identificare i segni e conoscere accorgimenti e rimedi da adottare per alleviare i sintomi.
Cos’è la dermatite atopica
La dermatite atopica, spesso chiamata eczema, è una malattia infiammatoria della pelle caratterizzata da secchezza cutanea, prurito e arrossamento ben visibile della cute. Questi sintomi possono seriamente deteriorare la qualità di vita del paziente e dei suoi familiari, interferendo con il riposo notturno, con conseguenze sulla capacità di concentrarsi sul lavoro o a scuola. Dal momento che la dermatite si localizza in zone del corpo ben visibili, può inoltre compromettere l’autostima e le interazioni sociali del paziente.
L’arrossamento tipico della dermatite atopica in genere si manifesta nelle seguenti aree:
- Mani
- Piedi
- Polsi
- Caviglie
- Piega interna del gomito
- Piega posteriore delle ginocchia
- Torace
- Collo
- Viso
- Contorno occhi
La dermatite atopica è un disturbo cronico o recidivante, che tende quindi a ripresentarsi nel corso della vita. L’atto di grattarsi porta a ulteriori arrossamenti, gonfiore, screpolature con fuoriuscita di un liquido chiaro, formazione di croste e desquamazione. Nella maggior parte dei casi, ci sono momenti della vita in cui la malattia peggiora, chiamati recidive, seguiti da periodi in cui la pelle migliora o il disturbo scompare del tutto, chiamati periodi di remissione. Nella fase acuta, le lesioni sono molto pruriginose, rosse e spesse, con placche che possono rompersi grattandosi.
Questo disturbo è causato da una serie di elementi, tra cui i fattori ambientali come l’inquinamento e predisposizione genetica. Non si tratta di una malattia contagiosa e non può quindi diffondersi da persona a persona.
Può essere presente già nei neonati, spesso rivelata da una significativa presenza di crosta lattea, o manifestarsi nei primi mesi o anni di vita del bambino. Spesso il disturbo scompare prima dell’adolescenza, ma alcuni bambini possono continuare ad avere sintomi anche da adolescenti e da adulti. In alcuni casi compare per la prima volta in età adulta. Attualmente in Italia soffre di questa condizione il 10-20% dei maggiorenni.
Sintomi
Il sintomo principale della dermatite atopica è il prurito. Presente a tutte le età, può essere anche intenso e costante, talvolta anche in assenza di lesioni. Questo fastidioso sintomo può portare a un peggioramento delle manifestazioni cutanee con relative complicanze, come lo sviluppo di infezioni batteriche dovute al grattamento, che devono essere trattate con antibiotici.
Altri sintomi che si accompagnano alla dermatite atopica includono:
- Macchie rosse e secche sulla pelle
- Eruzioni cutanee in forma di papule-vescicole che possono trasudareun liquido chiaro o sanguinare quando vengono grattate
- Ispessimento e indurimento della pelle, chiamato lichenificazione. Se la dermatite diventa cronica o se il paziente continua a grattarsi, può verificarsi un ispessimento della pelle
- Piega di Dennie-Morgan, una plica di pelle sotto l’occhio
- Inscurimento della pelle sotto gli occhi
- Pieghe cutanee in eccesso sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi
Le lesioni della pelle hanno caratteristiche differenti, che possono presentarsi contemporaneamente nello stesso paziente e durante la stessa giornata. Possono essere:
- eritematose (rosse)
- xerotiche (secche)
- essudanti (umide)
Nei bambini la dermatite atopica si manifesta principalmente su:
- Viso
- Cuoio capelluto
- Punti di contatto della pelle nella zona degli arti.
Generalmente, questa condizione compare nei primi mesi di vita e colpisce circa il 20-30% dei bambini. Durante l’adolescenza e l’età adulta, è più frequente la comparsa di un’eruzione cutanea squamosa di colore rosso o marrone scuro, con sanguinamento e formazione di croste quando viene grattata, su:
- Mani
- Collo
- Gomiti e ginocchia, generalmente in corrispondenza delle pieghe
- Caviglie e piedi
- Contorno occhi
Stagionalità
La dermatite atopica non è strettamente stagionale. Tuttavia la sua comparsa può essere favorita dall’esposizione ad allergeni presenti in particolari stagioni, come i pollini, o da fattori ambientali come i cambiamenti di temperatura. Temperature troppo basse o troppo elevate possono infatti causare l’insorgere dei sintomi. Durante i mesi invernali, il freddo è un fattore scatenante comune per il cosiddetto eczema stagionale, mentre in altre persone sono le elevate temperature estive a far peggiorare i sintomi.
In inverno, l’aria fredda e secca può privare la pelle dell’umidità, peggiorando i sintomi dell’eczema. Gli ambienti interni riscaldati, che riducono ulteriormente l’umidità ambientale, possono aggravare la secchezza della pelle. Al contrario, l’estate porta con sé problemi diversi: il sudore e l’umidità possono irritare la pelle sensibile e infiammata, esacerbando le condizioni di chi soffre di dermatite atopica, anche se il sole e il mare tendono ad attenuare le manifestazioni cutanee della malattia.
Una cura attenta e personalizzata, che comprende l’idratazione della pelle e l’uso di prodotti adatti, può aiutare a gestire i sintomi in relazione ai cambiamenti stagionali. Può essere sicuramente utile una visita da uno specialista in dermatologia, che può fornire consigli personalizzati e trattamenti adeguati alle proprie esigenze in ottica di guarigione.
Cause
La dermatite atopica può avere diverse cause, vediamo quelle principali:
- Predisposizione genetica: la probabilità di sviluppare la dermatite atopica è maggiore se esiste una storia familiare di questa malattia o in caso di disturbi correlati, come rinite allergica o asma. La ricerca sui geni ha portato gli studiosi a scoprire che possono verificarsi delle mutazioni ai geni che controllano una proteina che favorisce il benessere della pelle. Se i livelli di questa proteina si riducono, la barriera cutanea subisce delle alterazioni, permettendo la dispersione dell’umidità ed esponendo il sistema immunitario della pelle all’ambiente, con conseguente sviluppo della dermatite atopica
- Fattori ambientali. I fattori ambientali possono indurre il sistema immunitario a modificare la barriera protettiva della pelle, con conseguente dispersione di una maggiore quantità di umidità, il che può portare alla dermatite atopica. Questi fattori possono includere:
- Esposizione al fumo di tabacco
- Alcuni tipi di inquinanti atmosferici. Nei paesi maggiormente industrializzati la dermatite atopica è infatti più frequente
- Fragranze e sostanze chimiche presenti nei prodotti per la pelle e nei detergenti
- Allergeni alimentari: la dermatite atopica può talvolta associarsi a intolleranze o allergie alimentari. Il sistema immunitario normalmente aiuta a combattere virus e batteri. A volte però è iperreattivo e genera un’infiammazione della pelle
Nei soggetti predisposti alle malattie infiammatorie cutanee come la dermatite atopica, lo stress può agire come un fattore scatenante o aggravante per questo tipo di disturbo. Questo avviene perché lo stress può compromettere la barriera cutanea, facilitando così l’insorgenza o il peggioramento della dermatite. Inoltre, la presenza di dermatite atopica può a sua volta aumentare lo stress e l’ansia nei pazienti, creando un circolo vizioso che rende più difficile gestire sia la condizione cutanea sia quella psicologica.
Se i sintomi sono così fastidiosi da interferire con il riposo notturno e con la vita quotidiana, è bene sottoporsi a un controllo da parte di un medico, che saprà formulare una diagnosi e suggerire il trattamento appropriato. I sintomi della dermatite atopica sono simili a quelli della psoriasi. Pertanto, un’attenta diagnosi differenziale è importante, specie durante l’infanzia, per giungere a una terapia mirata.
Trattamenti e consigli
La cura della pelle è essenziale, soprattutto per chi soffre di disturbi come la dermatite atopica. Per idratare la pelle, oltre a bere molta acqua è fondamentale utilizzare prodotti topici, ossia da applicare sulla pelle, come creme idratanti e lenitive, per mantenere l’equilibrio della flora batterica e mitigare il prurito. La gestione di questa condizione non elimina il problema, ma attenua i sintomi e previene ulteriori complicazioni dovute al grattamento.
I trattamenti classici includono l’uso di agenti antinfiammatori topici come i corticosteroidi, ma anche inibitori della calcineurina, antistaminici e antibiotici. La terapia prescritta dal medico varia a seconda del tipo e della gravità delle lesioni cutanee, e può includere anche immunosoppressori o farmaci biologici.
Per la prevenzione dei disagi dovuti alla dermatite atopica è importante:
- Lavarsi con acqua tiepida. Il tempo di lavaggio deve essere breve, non oltre 5 minuti. Per chi soffre di dermatite atopica, l’igiene rimane un aspetto fondamentale.
- Per lavarsi utilizzare un detergente delicato, che non comprometta il film idrolipidico della pelle.
- Evitare fattori scatenanti come:
- Allergeni ambientali
- Detergenti aggressivi
- Tessuti irritanti come la lana
- Sudorazione eccessiva
- Esposizione al fumo di sigaretta
- Assicurare all’epidermide idratazione e nutrimento costanti tramite l’uso di una crema idratante
In alcune forme croniche di dermatite atopica di grado lieve, dopo un’accurata visita, il medico potrebbe prescrivere la fototerapia. Gli UVB a banda stretta vengono somministrati tre volte alla settimana, a una dose di partenza variabile a seconda del fototipo cutaneo.
Per gestire efficacemente la dermatite atopica e migliorare la qualità della vita è essenziale trattare tempestivamente le riacutizzazioni e utilizzare emollienti per rinforzare la barriera cutanea.
Fonti:
https://www.niams.nih.gov/health-topics/atopic-dermatitis
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